Descrizione
Agordo
(anticamente Agùnto, Augùrde, Agort) è il capoluogo della Vallata del Cordevole che si estende a gradi 46.16 di latitudine nord e 9.43 di longitudine.
I Veneti e i Norici sarebbero stati i primi abitatori, ma pare più credibile che questa terra sia stata assoggettata da Druso e Tiberio, figliastri di Augusto, poiché storici di fama, fra cui il nostro illustre concittadino don Ferdinando Tamis, sono concordi nel far appartenere ad una popolazione autoctona romanizzata alcuni ritrovamenti archeologici della conca.
Agordo è nominata la prima volta in un diploma del 923 in cui si parla delle decime cedute dall'imperatore Berengario, su pressione della moglie Anna, ad Aimone, Vescovo di Belluno e ne fa menzione una bolla di Innocenzo III del 1185. Una disposizione testamentaria del 1143 rivela la già perfetta organizzazione della parrocchia di Agordo, poi eretta ad Arcidiaconato.
Ai tempi dei comuni Agordo è in lotta con Belluno per ragioni d'imposta: una sentenza di Gabriele di Camino, vicedòmino di Belluno, che concede ad Agordo due Consoli e la rappresentanza nel Consiglio della città, risolve la vertenza nel 1224.
Ad Agordo risiedeva un capitano, nominato prima dal Vescovo (che nel 1337 rivendicava ancora questo diritto) e poi dal Comune. Più tardi, pur continuando i legami con Belluno, Agordo si forma una propria comunità autonoma, regolarmente organizzata con una riforma del 1424. L'opposizione alla città dominante è costante; mette fine alle contese il dominio di Venezia.
Per ben due volte, nel 1430 e 1635, Agordo viene completamente distrutta da altrettanti incendi.
Con la caduta di Venezia (1797) Agordo passa ai francesi prima e agli austriaci poi; nel 1813 fa parte del Regno Lombardo-Veneto; nel 1848 segna la pagina più bella della sua storia con l'insurrezione contro l'Austria che gli valse la medaglia d'oro. Il 21. 10. 1866 Agordo vota la sua unione al Regno d'Italia.
Molto bella e suggestiva la piazza col caratteristico "Broi", la fontana col Leone di S. Marco, la chiesa arcidiaconale del 1513 (ristrutturata dal Segusini dal 1836 al 1852) con i due campanili e le preziose opere d'arte, gli eleganti edifici antichi con la splendida Villa Veneta de' Manzoni (già Crotta) XV-XVII sec.
Ha dato i natali a uomini illustri: Tito Livio Burattini (1615-1682) scienziato, matematico, ideatore della "Misura Universale", precursore del sistema metrico-decimale; Domenico Zanchi, pittore; Antonio Pertile (1830-1895), primo storico del diritto italiano; Roberto Paganini (1849-1912), senatore, ingegnere ferroviario, ed altri.
È sede di una delle prime Sezioni del Club Alpino Italiano (CAI), sorta nel 1868 dopo Torino, Aosta, Varallo.
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Ultimo aggiornamento: 1 luglio 2024, 10:11